ATANARJUAT (ATANARJUAT - THE FAST RUNNER) |
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di Zacharias Kunuk, con Natar Ungallaq, Silvia Ivalu, Peter Henry Arnatsiaq, Lucy Tulugarjuk, Madeline Ivalu, Pauloosie Qulitalik, Eugene Ipkarnak
(Canada Artico, 2001)
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Sorpresa: quanto di più fresco ed accattivante circola nelle sale ancora refrigerate proviene dall'Artico. Ci si è messi infatti anche da quelle parti ad ambire a patacche internazionali; e puntualmente, il film si è visto assegnare a Cannes 2001 addirittura la Caméra d'Or della miglior opera prima. Ma se l'era meritata, ATANARJUAT; e non solo per il fatto di essere il primo film parlato in inuit a circolare a latitudini più consuete, come ebbero ad insinuare i soliti smaliziati. Gloriosamente organizzata sull'avvicendarsi delle stagioni, estremamente stimolante per l'ortodossia delle informazioni etnologiche e filologiche che trasmette, la storia di Atuat contesa dal nobile Atanarjuat e dal perverso Oki sorprende anche in quello che meno potevi aspettare: una progressione drammatica che, complice degli attori sorprendentemente giusti per dei non professionisti, riesce a costruirsi con forza nelle sue tre ore: e ben oltre la sua ormai celebrata sequenza di corsa a piedi scalzi sulla banchisa. Con la leggerezza di un approccio che evita ogni tentazione didattica, questa leggenda che affonda nei secoli ma rinvia costantemente al presente si affida con sorprendente sensibilità all'intimità dei personaggi. Senza rinunciare per questo ad iscriverli in uno spazio (un paesaggio lontano da tentazioni estetizzanti) che è poco definire cosmico. Girato da Zacharias Kunuk in condizioni che non devono essere state molto dissimili a quelle vissute dagli abitanti di quegli igloo leggendari, ATANARJUAT ci permette di assistere alla nascita di un cinema che ancora ignoravamo. Dalle parti di un documento; ma di un documento che si è nutrito del mito della tragedia greca e del western.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
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da vedere eventualmente
da evitare
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